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OPERA

by VENA

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1.
Prologo 00:48
2.
D'oscura materia divina trascesa a vita privata esonda ad ogni battito di ciglia il mio fiume sempre in piena appena dietro le palpebre la luciferina sponda Arcano dei cieli d'abissi e di rovesci dal grembo delle tenebre domina l'orizzonte. Pater noster... Pater Noster qui es in coelis, santificetur Nomen tuum, adveniat regnum tuum, fiat voluntas tua, sicut in Coelo et in Terra. Panem nostrum cotidianum da nobis hodie, et dimitte nobis debita nostra sicut et nos dimittimus debitoribus nostris, et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a malo. Amen.
3.
Brama 04:27
Nuda essenziale forma di vita la cruda fame che ti frastorna mentre ti esalta col suo fragore e tutto intorno nemici e guerra furia di sangue ti afferra alla gola a morsi ti strazia fino alla resa c'è n'è ancora di veleno, di veleno x4 Ed io credevo che sarebbe stato facile vivere come se niente potesse farmi male prendermi tutto e non pensare che... c'è n'è ancora di veleno, di veleno x4
4.
Carpe Diem 04:55
Con la mia disperazione con la mia risoluzione orfano dell'orizzonte e solo è nell'immensità piu oscura che io vivo Con la mia disperazione...di sapere che avrà fine con la mia risoluzione ...di violare ogni confine senza avere direzione solo voglia di arrivare Con ali di fuoco divampo meteora luce nel cielo spazio che in fretta divoro prima che la notte si richiuda... Con ali di fuoco divampo meteora luce nel cielo spazio che in fretta divoro prima che la notte si richiuda sulla mia occasione questa è la mia sola condizione.
5.
Homo Sapiens 05:13
A terra un'eco spenta x2 muta cenere di stella x2 A terra un'eco spenta x2 muta cenere di stella x2 So che dovrei della vita essere grato disporre poi di questo privilegio ma sono la gloria del cielo che brucia impotente nel gelo parola di fuoco riecheggio e m'incendio nel vuoto di miracoli e dei sogni dello scempio e d'olocausto l'eco spenta del trapasso A terra un'eco spenta x2 muta cenere di stella x2 A terra un'eco spenta x2 muta cenere di stella x2 Io sono il grido d'amore che s'innalza dal martirio di un sogno sono il cuore che brucia sotto le ceneri del tempo vieni vento, vieni potente fà che la mia voce laceri il cielo che più non ricordo e il mio sangue s'infiammi di frenesia dimentica di tormento sposa la mia anima o vento di miracoli e dei sogni dello scempio e d'olocausto l'eco spenta – ovunque sia l'infrangersi - del trapasso A terra un'eco spenta x2 muta cenere di stella x2 A terra un'eco spenta x2 muta cenere di stella x2
6.
Guerra 03:59
Indicatemi il cielo degli infanti ed io ci porterò volando la mia anima e il mio pianto e tutte le mie lacrime nel vento saranno finalmente un grande arcobaleno scintillante Dopo ogni cosa detta ecco la guerra è fatta ed al tramonto del coro umano tutto ciò che resta voci bianche randagie tra i cumuli di terra smossa voci bianche randagie tra i frantumi di porpora voci bianche randagie e silenzio d'ossa Voci bianche randagie tra i cumuli di terra smossa voci bianche randagie tra i frantumi di porpora e silenzio d'ossa... Dovremmo essere altro oppure arrenderci al cieco esistere dimentichi del lume, artefici del caso e di derive , nell'assenza di ragioni anime leggere e nomadi percorsi di sapori e null'atro a definirci l'eco dei battiti del cuore la nostra sola voce oltre le trincee delle parole.
7.
Qui tra queste rovine qui tra le nostre pene tra bianche ali e lame nella palude della ragione x2 come può finire come può gioire come può finire come può, come può..... VIENI VIENI VIENI VIENI Qui tra queste rovine qui tra le nostre pene tra bianche ali e lame nella palude della ragione Qui tra queste rovine qui tra le nostre pene tra bianche ali e lame tra la genìa del male Dipersi tra le ombre mendichiamo ciechi imperiture forme siamo il parto delle nostre contorsioni inconsistenti alchimie confuse di sintetiche emozioni inesistenti VIENI VIENI VIENI VIENI VIENI VIENI VIENI VIENI
8.
Dell'ultima polvere parlerà la voce del vento Umano solo umano solo umano solo umano x2 E ovunque vi trovai calcolo e ovunque vertigine d'ingegno tutto ciò che è sempre stato il mondo sete fame basso istinto x2 Umano solo umano solo umano solo umano x2 Diserta e tace il cuore dall'infero commercio senza più parola alcuna che vagheggi ancor di un'anima x4 Umano solo umano solo umano solo umano
9.
Malatempora 04:21
Se ci sarà buio colorerò sogni accrescerò sensi ostaggio di un'eclissi se ci sarà buio colorerò sogni trasformerò sensi per riconoscere a pelle le stelle Non si vive , non si vuole solo un'onda che ci muove x2 Se ci sarà buio colorerò sogni accrescerò sensi ostaggio di un'eclissi se ci sarà buio colorerò sogni trasformerò sensi per riconoscere a pelle le stelle Non si vive , non si vuole solo un'onda che ci muove x2
10.
Sarà la disgrazia infine ad affamarci di vero pane e con gli ultimi granelli dorati della clessidra a filare l'ordito di una nuova vicenda umana punteggiando con scaglie d'antico sole le oscure notti degli anni avvenire saranno circoli di persone a narrare la storia mentre i bambini ascolteranno rapiti stringendo le mani dei genitori finchè sazi di sogni cederannoa al sonno stanchi del giorno Ecce tabernaculum Dei cum hominibus, et habitabit cum eis. Et ipsi populus ejus erunt, et ipse Deus cum eis erit eorum Deus: 4 et absterget Deus omnem lacrimam ab oculis eorum: et mors ultra non erit, neque luctus, neque clamor, neque dolor erit ultra, quia prima abierunt. 5 Et dixit qui sedebat in throno: Ecce nova facio omnia. Et dixit mihi: Scribe, quia hæc verba fidelissima sunt, et vera. 6 Et dixit mihi: Factum est: ego sum alpha et omega, initium et finis. Ego sitienti dabo de fonte aquæ vitæ, gratis
11.
12.
13.
Untitled 03:02

about

REVIEWS
www.versacrum.com/vs/2012/11/vena-opera.html

VENA: la band nasce a Taranto nel 1982 su iniziativa di Stefano Tocci (keybords) e Francesco Maggi (vocal e drum-machine), reduci dalle esperienze dei gruppi tecno-progressive Anft-Machine e Interference. In seguito al duo si unisce anche Enzo Stante (guitar). I Vena si contraddistinguono nell'ambito della scena alternativa pugliese per le loro sonorità oscure proprie del dark anni ’80, seguendo la lezione di capiscuola storici quali Bauhaus, The Cure e Joy Division, espresse in forme sintetiche ed elettroniche. Al dicembre 1983 risale la loro unica demo tape del periodo, contenente sei composizioni di cui due hanno conosciuto pubblicazione: “Insane”, compresa nell’album “Taranto/Pordenone” (1984), frutto del gemellaggio tra la scena della città del golfo e quella Naoniana facente capo al Great Complotto, nonché “A Mortal Song In A Beautiful Sunday”, inserita postuma nell’antologia “Danza meccanica - Italian Synth Wave 1982 – 1987” (2009) Mannequin Records.
Dopo alcune esperienze concertistiche in Taranto, Bari e Pordenone, il gruppo, a causa delle disturbanti esperienze esoteriche dei musicisti, si discioglie in alcuni tentativi solistici degli artisti: Francesco Maggi alias Vernon de Vere, Stefano Tocci alias Visus Nocturnus. I musicisti si ritrovano nella vita e nella musica nel 2008. La creatura Vena viene riesumata nel 2011 nel suo trio originale, e la band rediviva produce “Opera” nel 2012, pubblicata su SoundCloud e Bandcamp.
La band prosegue quindi il suo cammino attraverso sentieri misteriosofici e visionari, sempre fedeli all’idea della musica come “espressione della spiritualità”, lungi dall’aderire a qualsivoglia ipotesi di commercializzazione della loro produzione musicale.

credits

released June 20, 2012

Autopr​oduzio​ne 2012
Musiche, testi e arrang​iament​i: VENA
Bonus Tracks : Untitled
In Carpe Diem vocalist: Pippi
In Eros & Thanatos testo e voce recita​nte:La Signora del Lago
(da "Bambina nel Male" opera poetica de La Signora del Lago "Crepe nel Buio", Roma, Corbec Edizio​ni,200​3)
vocalist: Pippi
Nel Prologo una regist​razione del Padre Nostro in lingua Aramaica
In Prayer (epilogo) testo e 2°voce Riccardo Martucci.
In Untitled una recitazione dell' Apocalisse 13-1
I VENA sono Stefano Tocci, Enzo Stante e Francesco Maggi

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VENA Taranto, Italy

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